OCA Doc a “Lo Stato dell’Arte (in strada)”

Milano, 21 maggio 2025 – Teatro Carcano

Lo spazio pubblico come orizzonte condiviso

In un tempo in cui la dimensione pubblica rischia di essere marginalizzata dalle logiche dell’iper-regolazione e della disconnessione sociale, partecipare alla seconda edizione del convegno “Lo Stato dell’Arte (in Strada)” significa, per noi di OCA Doc, essere dove si costruisce il futuro del lavoro artistico nello spazio pubblico. Un futuro che non può essere scollegato dal contesto internazionale, dalle piattaforme di accesso, dalla sostenibilità professionale e dalla dignità delle condizioni di lavoro.

Il convegno, promosso da Outdoor Arts Italia ETS, è un momento di riflessione a più voci: una giornata intensa di scambio tra artisti, istituzioni, operatori culturali e reti, per esplorare le sfide e le opportunità dell’arte nello spazio pubblico. In questo contesto, Rete Doc, attraverso OCA Doc, contribuisce in più direzioni, portando competenze, visione e infrastrutture.

Internazionalizzazione e infrastrutture digitali: OUTit come bene comune

Una delle azioni più significative che OCA Doc sta promuovendo nel percorso di internazionalizzazione del settore è la creazione di strumenti concreti che facilitino l’accesso al mercato europeo. Tra questi, spicca OUTit, la nuova piattaforma digitale sviluppata in collaborazione con Hypernova e Outdoor Arts Italia, finanziata nell’ambito del PNRR. OUTit nasce per rispondere a una necessità reale: offrire a compagnie, produttori e promotori italiani uno strumento di matchmaking professionale nel mondo delle performing arts outdoor.

Nel corso del convegno, OUTit verrà presentata anche come risposta etica e funzionale alla crescente digitalizzazione dello spazio pubblico, in un contesto in cui piattaforme e tecnologie possono tanto abilitare quanto escludere.

Lavoro culturale, dignità e modelli europei

Uno dei momenti centrali del convegno sarà il panel dedicato alla dignità delle condizioni di lavoro nello spettacolo dal vivo, in cui interverrà Chiara Chiappa, presidente del Centro Studi Doc. La sua presenza si inserisce in un dialogo internazionale di grande rilevanza, che vedrà anche la partecipazione di Matina Magkou, ricercatrice dell’Università di Nizza e referente del progetto SPARK di Circostrada.

Il confronto tra pratiche italiane ed europee, tra policy e quotidianità professionale, ci offre uno spazio fertile per approfondire temi come il riconoscimento delle professioni, la sostenibilità economica e i modelli cooperativi. È proprio in questa dimensione che il contributo di Rete Doc diventa essenziale: portare una voce solida, fondata sull’esperienza, per affermare che il lavoro culturale può e deve essere riconosciuto, tutelato e valorizzato.

Una rete per il futuro

Essere presenti a “Lo Stato dell’Arte (di Strada)” significa per OCA Doc continuare a costruire reti di senso, relazioni e strumenti. Significa affermare che l’internazionalizzazione non è solo una questione di mobilità, ma una prospettiva sistemica che riguarda il riconoscimento delle pratiche, la circolazione dei saperi, l’equità delle condizioni di accesso.

Per questo siamo orgogliosi di essere partner di questo evento e di contribuire, con Outdoor Arts Italia e tanti altri soggetti del panorama nazionale e internazionale, a far sì che lo spazio pubblico resti un bene comune accessibile, anche – e soprattutto – per chi fa arte, cultura e comunità.