Artista del mistero e storyteller dell’impossibile
COMPAGNIA
Francesco Busani Mentalista
PECCATO ORIGINALE
Appassionato di illusionismo e misteri da sempre, ho iniziato nel 1998 come semiprofessionista, poi nel 2012 come professionista. Perché ho cominciato? Tutto è iniziato per “paura”. A 12 anni mi spaventai enormemente durante una seduta spiritica e ebbi bisogno di capire cos’era successo. Ho cominciato a studiare e… eccomi qua!
COSA
L’artista è colui che sconvolge il quotidiano e lo disarticola. Lo rende differente dal reale o, forse, lo mostra per quello che realmente è. Di sicuro è colui che applica la creatività a qualsiasi scienza.
PER CHI
Il pubblico, per me che sono un mentalista, è indispensabile per performare. È l’altra metà della mia arte o, metaforicamente, l’altra parte dello specchio. Il mentalismo è probabilmente una delle poche arti in cui non è possibile nemmeno fare le prove se non hai almeno uno spettatore.
DOVE
La libertà di esibirsi senza vincoli e restrizioni. Ma è anche lo spazio dell’esplorazione, dell’avventura nel futuro. Come quando mi sono sperimentato nel mondo virtuale del metaverso in uno spazio in cui l’umanesimo dell’incanto e della sorpresa analogica mi ha permesso di dialogare con l’intelligenza artificiale.
COOPERAZIONE
Il mentalismo è una disciplina un po’ di nicchia e, per alcuni aspetti, non è ancora così conosciuto al grande pubblico. Sono in Doc Servizi da poco più di un anno e, per ora, stiamo ancora cercando il modo migliore per valorizzare la mia proposta artistica in un’ottica di rete. Diciamo che siamo all’inizio di un percorso, ci stiamo “annusando” e conoscendo per capire come possiamo andare oltre la mera gestione degli aspetti amministrativi e burocratici. Come tecnico, settore su cui Doc ha esperienza di più lungo corso, sono invece stato aiutato parecchio per poter lavorare in condizioni di piena sicurezza. Ci sono dunque ampi margini di miglioramento, ma c’è ascolto e volontà di andare oltre e questo è un valore non scontato.
DESIDERATA
Detasserei le performance artistiche. E’ assurdo che un mio show venga tassato con iva. Il valore aggiunto è il benessere delle persone, non una scala di grandezza economica. L’arte è CULTURA e la cultura, dal mio punto di vista, non dovrebbe essere tassata, bensì incentivata con sgravi importanti.
VIENI A CONOSCERMI
https://www.francescobusani.it/