Sono il traghettatore che ti porta nell’altrove tra esercizi e virtuosismi impossibili
PECCATO ORIGINALE
Avevo 25 anni, non si inizia sempre presto… qualcosa dentro mi chiedeva di emergere, non avevo idea di cosa fosse. Poi ho trovato nelle arti performative un modo per dar voce a questa domanda. Mi ero trasferito a Torino per studiare musica e mi ritrovai una sera a passare per piazza Palazzo di Città, davanti al municipio, proprio mentre era in corso il ritrovo dei giocolieri. Fu una vera e propria folgorazione!
COSA
L’arte è veicolo fondamentale per lo sviluppo della persona nel suo complesso. Ogni forma d’arte è nutrimento per lo spirito e il corpo e le arti performative permettono di raggiungere le persone attraverso più sensi, risvegliando in loro elementi fondamentali per una buona vita. L’artista rompe gli schemi convenzionali e permette di creare un varco verso l’altrove, aiuta le persone a capire che c’è molto di più di quello che il sistema in cui viviamo ci mostra. L’artista aiuta a fare spazio dentro le persone. Le rende capaci di accogliere.
PER CHI
Il pubblico sono io. È l’infinito io che diventa noi. Quando mi rivolgo a loro, mi rivolgo a me stesso. Porto quello che voglio trovare. Cerco di aprire loro gli occhi al diverso, al nuovo, allo sconosciuto. Così mentre loro si lasciano andare alla magia del momento, io vengo trasportato con loro ed è un circolo virtuoso che si innesca. Il pubblico è per me condivisione, contatto, ascolto reciproco, interazione di qualità.
DOVE
Quando penso allo spazio pubblico intendo uno spazio comune e condiviso, accessibile a tutti, inclusivo e accogliente. Uno spazio complesso e articolato, non facile ma funzionale e fruibile. Un luogo, che sia aperto o chiuso, dove ci si possa esprimere e si possa condividere qualunque tipo di emozione. Un luogo dove l’altro venga considerato si diverso, ma non per questo pericoloso. Un altro portatore di diverse prospettive, che in questo “luogo” trovano spazio e vengono comprese.
COOPERAZIONE
Innanzi tutto mi fornisce di assistenza per qualsiasi cosa e contemporaneamente mi rende indipendente e capace di svolgere qualunque funzione in autonomia. Il portale è molto ben strutturato e facilmente accessibile in ogni sua parte, le persone disponibili e preparate, mi offre la sicurezza di essere sempre a posto con i clienti e di avere tutte le carte in regola per svolgere al meglio il mio lavoro in modo professionale. E’ il primo anno che collaboro con DOC Servizi e la rete DOC, ma devo dire che mi sento veramente a mio agio e sostenuto in ogni decisione. Il supporto che ricevo esula a volte dallo specifico del mio ruolo e mi offre sostegno anche in altri ambiti burocratici e della sfera privata.
DESIDERATA
Vorrei che fosse in qualche modo riconosciuta la professionalità di chi fa questo lavoro da tanto e lo fa bene, intendendo fattori rilevanti come professionalità, qualità, puntualità, sicurezza, ecc.. Ci dovrebbero essere più finanziamenti per creare situazioni di aggregazione che abbiano un risvolto qualitativo ed inclusivo. E dovrebbe essere riconosciuta l’importanza dello spettacolo dal vivo come componente di costruzione sociale e integrazione.
INCONTRARMI
https://www.millestorie.com/