Appendersi in sicurezza, sapere come e non poterlo dimostrare
Anche Spiderman rimane a secco ogni tanto e quando succede… cade. Lo spazio di spettacolo è il nostro luogo di lavoro e lo spazio verticale è quello dei performer aerei. Quali sono le procedure corrette per poter dimostrare di aver fatto tutto il possibile per limitare il rischio? NESSUNA!
L’affermazione è vera in parte, ma lo scenario possibile no. Il circo è gestione artistica del rischio. È poesia del rischio! È sublimazione del rischio nel gesto atletico super-umano. Tutto bellissimo, ma a conti fatti cosa succede su qualcosa non va nel verso giusto? Come dimostriamo all’ente di controllo che la procedura era corretta se la procedura non esiste?
La storia del circo è piena di narrazioni di incidenti. I più eclatanti sono stati quelli che hanno coinvolto il Circ du Soleil, ma solo per la notorietà un po’ pop di questa compagnia. In percentuale gli incidenti nel circo sono certamente pochi rispetto ai rischi, ad esempio, della guida al volante. Non per questo sono tuttavia trascurabili.
Con la Rete DOC (STEA e DOC Servizi) e in collaborazione con Carlo Porrone di Orion Rigger stiamo prendendo la questione seriamente, perché sempre più committenti cominciano a chiedere certificazioni, collaudi, manutenzione e una formazione in grado di tutelare tutta la filiera. Questo perché spesso c’è ancora tanta confusione sulle varie specifiche che vengono richieste, sia tra gli artisti che tra quelli che dovrebbero essere i controllori.
Stiamo così mettendo in piedi qualcosa che non c’è mai stato, per prevenire le contestazioni, assicurando una procedura che tenga conto di tutti gli elementi: la formazione, la preparazione atletica, la conoscenza specifica e verificata dei rischi del lavoro in altezza, una checklist che tenga conto di tutte e tre le fasi (allestimento, esibizione, disallestimento), DPI coerenti con il tipo di attività, una pratica condivisa per la certificazione, manutenzione e verifica ciclica di attrezzature e strutture.
Come per il corso dedicato alla sicurezza nell’uso delle fiamme libere, che stiamo sviluppando con Antonio Bonura, anche con Carlo presenteremo a settembre il primo corso di appendimenti in sicurezza per artisti aerei. L’obiettivo sarà dare conoscenze più specifiche sulla materia e cominciare un percorso di consapevolezza per una cultura diffusa della sicurezza, che possa sfociare anche, in assenza di normativa, in un deposito di buone prassi che ci tuteli.
E anche in questo caso l’obiettivo, per nulla nascosto, è quello di far riconoscere agli artisti un pezzo in più di dignità professionale, partendo da un ambito specifico (tutela negli ambienti di lavoro) in cui restiamo ancora un po’… dimenticati.